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Tutti conoscono una persona che non regge l'erba perché la rende paranoica e ansiosa. Perché?
Non sapeva cosa aspettarsi, ma di sicuro non questo Ellie Reid, 26 anni, studentessa della University of North Carolina at Chapel Hill, ha passato una delle notti più difficili della sua vita, solo per aver mangiato un dolcetto alla marijuana. "Non avevo nessun senso del tempo. Tremavo. Era come un'esperienza extracorporea," ricorda Reid, che ci ha chiesto di non usare il suo vero nome per motivi professionali.
Reid non aveva mai avuto attacchi di panico o d'ansia prima d'allora, ma si è sentita completamente fuori controllo. "Ogni minuto che passava era come tre ore. Ero intrappolata dentro me stessa," dice "Sono rimasta seduta in bagno per un po' perché mi sentivo impazzire."
La sua esperienza potrebbe sembrare sorprendente, visto che uno dei fattori che porta un americano su otto a fare uso di cannabis è la ricerca di benessere e pace mentale. Ma se frequenti l'ambiente da un po', sicuramente conosci anche una persona come Reid, che non regge l'erba perché la rende paranoica e ansiosa. Perché?
In campo scientifico l'associazione tra cannabis e ansia non è molto studiata, nonostante la cannabis sia la droga più diffusa al mondo e l'ansia il disturbo mentale più diagnosticato. Uno studio del 2009 comparso sulla rivista Human Psychopharmacology Clinical and Experimental ha scoperto che ansia e attacchi di panico sono i sintomi acuti più spesso associati all'uso di cannabis, ma la maggioranza degli studi condotti si basa sui self report, i cui partecipanti devono rispondere a questionari su come l'uso di marijuana influenzi i loro livelli d'ansia. "Quando parliamo di neuroscienze e cannabis, è facile farsi depistare dagli aneddoti e i sentito dire," dice Ruben Baler, del National Institute on Drug Abuse, "Ma il cervello è un organo complesso, e il più piccolo slittamento nella sua chimica può causare differenze significative nel modo in cui il corpo risponde alla cannabis", dice il dottor Baler.
Quando l'erba entra nell'organismo, stimola il sistema endocannabinoide (ECS), che ha un ruolo fondamentale nella regolazione della risposta alla soddisfazione, allo stress e alle emozioni. "Quello che fa l'ECS è creare un equilibrio tra eccitazione e inibizione," dice Baler, "Ma quando i componenti chimici dell'erba, per esempio il THC, entrano nell'ECS, perturbano la capacità del sistema di agire in modo sincronico, inficiando la nostra capacità di regolare le risposte allo stress, e causando così potenzialmente ansia".
"Stimoli di paura con cui normalmente possiamo fare tranquillamente i conti possono diventare ingestibili con la marijuana, perché il sistema combatti-o-fuggi va in tilt," aggiunge Baler, "A causa del THC nel tuo sistema, potresti non essere in grado di valutare o rispondere correttamente agli stimoli".
Chelsea Wind, badante 46enne di Anderson, in California, fa uso di cannabis terapeutica ogni giorno da sei anni, come terapia per il dolore. Una notte ha avuto un attacco di panico a casa di un amico. "Mi spronava a continuare a fumare, finché sono stata fattissima," dice Wind. "Mi sentivo come se non riuscissi più a respirare. Ero nel panico e l'ho costretto a chiamare l'ambulanza".
Il problema per Wind può essere stato la quantità d'erba che ha consumato. La dottoressa Mohini Ranganathan, assistente della cattedra di psichiatria a Yale specializzata in cannabinoidi, mi racconta che è chi ne consuma meno che probabilmente ne esperirà gli effetti rilassanti. "Ma in quantità maggiori, è facile provare ansia e panico," dice.
Un motivo è che il THC agisce come antagonista parziale, ovvero quando si lega a un recettore produce solo alcuni degli effetti della droga ed è dunque meno potente della marijuana sintetica, la Spice, che è un antagonista completo. "Se però alzi la dose di cannabis, si crea lo stesso effetto della droga sintetica," dice Ranganathan.
Se assumi troppo THC, potresti cominciare a vivere alcuni effetti psicotici come ansia gravissima, paranoia e allucinazioni, secondo Ranganathan.
Ma che dire di quelli che a un certo punto cominciano ad avere reazioni diverse da quelle che hanno sempre avuto? Secondo Baler non deve stupirci, perché la plasticità del cervello cambia con il tempo. "Cambiamenti chimici molto piccoli possono creare enormi slittamenti nel modo in cui il cervello risponde alla cannabis," dice.
I fattori ambientali possono cambiare la struttura del sistema cerebrale che processa la paura.
Matt Folliot, comico e attore 33enne di Toronto, ha cominciato a fumare erba quando aveva 14 anni. "Per lungo tempo è stato rilassante, divertente, una cosa 'socievole'. Con gli amici ridevamo un sacco," racconta. Ma intorno ai 25 anni, le cose sono cambiate. "Ho sempre avuto problemi d'ansia, e oggi se fumo divento paranoico, più ansioso, o mi sento totalmente sovraccarico e pieno di cose da fare, anche se non c'è niente da fare," dice, e in questo è simile a molti.
I fattori ambientali, come per esempio esperienze traumatiche durante l'infanzia o stress cronico, possono cambiare la struttura del sistema di gestione della paura nel cervello. Collocate tra amigdala e ippocampo, queste aree sono particolarmente sensibili alla cannabis e questo spiega perché con il tempo la reazione alla cannabis può cambiare così tanto.
Come i fattori ambientali, anche la varietà d'erba è molto importante.
"Quando si parla di marijuana, non si distingue mai tra i due componenti della cannabis," dice Ranganathan. I due componenti sono il THC e il cannabidiolo (CBD). Secondo le ricerche, questi due hanno effetti opposti sui livelli di ansia. "Sappiamo bene, dagli esperimenti sugli animali, che se la concentrazione di THC aumenta, è più probabile he aumenti anche l'ansia," mentre dossaggi bassi di CBD ridurrebbero l'ansia.
L'esperienza di Wind ricalca le scoperte di Ranganathan. Secondo lei le varietà di sativa, che hanno più THC, le hanno aggravato l'ansia sociale. "Pensavo che fosse tutto ok, poi fumavo della sativa e cominciavo a pensare ossessivamente alle cose e alla situazione e mi riempivo d'ansia. Mi dicevo, 'Dovevo fare questo, o quello, oddio!" racconta Wind. "Andavo anche in paranoia su quello che la mia coinquilina pensava di me".
Ma se è la varietà giusta, può avere l'effetto opposto. "Se è indica, ti rilassa," dice.
Il problema è che non è così facile. Nella cannabis ci sono almeno 65 cannabinoidi, ma abbiamo dati solo su THC e CBD. "Sono stati fatti pochissimi studi, quindi è impossibile capire bene gli effetti psicologici della cannabis sull'ansia," dice Ranganathan.
Folliot concorda. "È come cercare la pastiglia giusta tra tutte quelle che hai nell'armadietto dei farmaci, ma senza poter guardare quale stai prendendo".