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PSICOTERAPIA

LA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE


Diversi membri del Gruppo Medico Bertolli Ravera Associati e del Gruppo Ginestra sono specializzati per effettuare la Terapia Cognitivo - Comportamentale.

Le psicoterapie a orientamento cognitivo-comportamentale si riferiscono a molteplici approcci, tutti accomunati da un focus prevalente sul presente, con l'obiettivo di ridurre la sintomatologia attuale che porta la persona a chiedere aiuto. Vengono forniti degli strumenti per riconoscere credenze e schemi di funzionamento che agiscono generalmente in maniera automatica e che sostengono i comportamenti manifesti che possono creare disagio e sofferenza. Spesso infatti la condotta individuale è condizionata da schemi di pensiero distorti o eccessivamente rigidi e pervasivi, appresi precocemente dai modelli relazionali primari e da successive ripetute e/o traumatiche esperienze, che possono tradursi in vere e proprie trappole di cui il paziente in genere non è consapevole. Queste convinzioni irrazionali, attivate da stimoli attuali, generano infatti specifici vissuti emotivi a cui la persona risponde con la messa in atto di comportamenti volti a trovare sollievo, ma che, non essendo ancorati alla realtà attuale, potranno risultare disadattivi o poco appropriati alle contingenze.


Il modello clinico e teorico a cui il nostro gruppo fa maggiormente riferimento è la Terapia Dialettico Comportamentale (DBT) messa a punto da Marsha Linehan per trattare originariamente il Disturbo Borderline di Personalità, poi esteso ad altre forme di disagio. Il presupposto alla base dell'intervento è che molti comportamenti disfunzionali, tra cui l'uso di sostanze e altre condotte compulsive (gioco d'azzardo patologico, binge eating, agiti autolesivi etc), possano essere considerati dei comportamenti messi in atto dalla persona in quanto unica strategia di coping per far fronte ad emozioni particolarmente intense che non riescono ad essere gestite in modo più efficace (Linehan, 2011). Ciò può accadere perché la persona non è consapevole della specifica emozione sperimentata o perché la confonde con altri affetti, non riconosce i correlati corporei associati, la giudica come banale, sbagliata o eccessiva, di fatto invalidandola, o ancora perché non ha al momento a disposizione altre abilità per poterle gestire efficacemente. Molto spesso alla base della difficoltà si evidenzia una disregolazione e labilità emotiva, con importanti quote di impulsività e risposte emotive di tipo reattivo.


Attraverso gli strumenti propri della DBT diviene possibile riconoscere le proprie condotte disfunzionali, comprendere le credenze che le sostengono, gli specifici vissuti emotivi associati e conseguentemente ridurre i comportamenti abituali, impulsivi e disfunzionali (Linehanh, Schmidt, Dimeff, Craft, Kanter, Comtois, 1999). La Terapia Dialettico Comportamentale può essere impiegata in setting individuali oppure gruppali nei quali far apprendere attraverso l'insegnamento (skills training) le specifiche strategie che possono rappresentare risposte alternative (ed efficaci). Per quanto riguarda nello specifico lo skills training di gruppo questo è strutturato in quattro moduli (Consapevolezza, Regolazione Emotiva, Efficacia Interpersonale, Distress Tolerance) che rappresentano altrettante potenziali aree di vulnerabilità che devono essere rafforzate attraverso l'acquisizione di nuove abilità che andranno ad arricchire le risposte individuali sostituendo le reazioni automatiche e non efficaci .


BIBLIOGRAFIA


- Caretti, V., Capraro, G., Schimmenti, A (2008). Psicodinamica delle dipendenze patologiche. In Noos, 2, pp. 107-116.


- Linehan, M. M., Schmidt, H., Dimeff, I.A., Craft, J.C., Kanter, J., & Comtois, K.A. (1999). Dialectical behavior therapy for patients with borderline personality disorder and drug-dependence. American Journal on Addiction, 8(4), 279-292.


- Linehan M.M. (2011). Trattamento cognitivo-comportamentale del disturbo borderline.